CIAMBELLONE ALL’ARANCIO

Oggi in ufficio mi sono fatta una tisana, e il profumo che si e’ espanso mi ha riportato alla mente un profumo familiare.

Era l’odore che si sentiva in casa della nonna quando c’era la stufa a legna accesa col piccolo forno incluso, e la nonna cuoceva li’ dentro, nella teglia di ghisa, la ciambella all’arancia, o come lo chiamano qui in Romagna, il ciambellone.
Ecco, a me spiace che i miei figli crescendo non sappiano cosa sia una teglia di ghisa; che ora ci sono le comodissime teglie antiaderenti. La teglia di ghisa invece la dovevi imburrare tutta e spolverare con la farina, prima di colarci dentro l’impasto della ciambella.
Perche’ senza burro e farina, il ciambellone col cavolo che poi lo tiravi fuori dalla teglia di ghisa!
E invece cosi’, con un colpo di maestria, la nonna rigirava a testa in giu’ la ciambella cotta che si staccava che era una meraviglia!
La carta da forno non si usava proprio, che a detta di nonna, poi il ciambellone non si cuoceva sotto e rimaneva troppo bagnato.

Poi noi bambine aspettavamo sempre la ciotola in cui veniva mescolato l’impasto, sperando che ne rimanesse un po’ attaccato nel fondo o ai lati, cosi potevamo raccogliere con le dita quella prelibatezza rimasta e mangiarcela.

Comunque dicevo, che mi spiace che i miei figli crescano senza l’odore della ciambella cotta nel forno a legna.
Quell’odore che sa di nonna.

Mia mamma mi ha detto di essere finalmente riuscita a vendere la casa dei nonni. “Troppe tasse da pagare per tenerci aggrappati a quel ricordo. L’ho venduta a poco” mi ha detto. ” E poi ormai ogniuno di voi ha la sua vita””
Mi ha detto che a comprarla e’ stata una famiglia polacca che lavora li’ vicino. Brave persone mi ha detto.

E allora io penso che sia stato giusto cosi’, che almeno delle brave persone avrebbero vissuto nella casa della nostra infanzia, la casa che i nonni avevano costruito con dedizione e fatica. E mi auguro che quella stufa a legna la usino anche loro, per farci il cimabellone all’arancio per i loro bambini.

Informazioni su Sylvia

Mi chiamo Sylvia. Sono una sognatrice, pessimista/realista, incurabile ribelle, creativa e perfezionista. Rompiscatole e borbottona, smemorata e distratta, schietta e ironica.
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5 risposte a CIAMBELLONE ALL’ARANCIO

  1. giomag59 ha detto:

    Bei ricordi, odori che riportano alla mente pezzi di vita vissuta… ma… il ciambellone? Lo fai ancora?

  2. antonella grilli ha detto:

    adoro le ricette delle nonne..! Me la potresti passare per favore oppure è segreta ?

  3. elipiccottero ha detto:

    Mia nonna la mattina andava a messa alle 6, alle 7 e alle 9. Dopo la messa delle 7 passava a comprare la spianata, che poi portavamo in spiaggia come merenda, usavamo al posto del pane e, se ne avanzava, veniva mangiata la mattina dopo intinta nel caffellatte.
    Le mie figlie non hanno idea di cosa sia la spianata…

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